Prestito ipotecario: chi lo fa?

Il prestito ipotecario è una soluzione di finanziamento che comporta la sottoscrizione di un’ipoteca su un immobile o un bene mobile registrato, di cui si ha la titolarità, a vantaggio di un ente finanziatore. La costituzione dell’ipoteca, a garanzia del capitale che si riceve in prestito, si ritiene una condizione indispensabile. L’ipoteca tuttavia non determina alcun tipo di limitazione in merito alla disponibilità del bene da parte del proprietario.

Si considera invece un diritto di prelazione concesso al finanziatore. In questa maniera, a seguito dell’eventuale insolvenza del beneficiario, chi eroga il prestito avrebbe la possibilità di procedere alla vendita forzata del bene. E di recuperare il credito vantato dai proventi dell’alienazione. Si ritiene una formula interessante, che consente di arrivare ad ottenere un capitale anche superiore a quarantamila euro. Il rimborso prevede il pagamento di rate mensili, per un periodo di tempo compreso tra cinque e venticinque anni.

  • Al fine di divenire beneficiari di questa tipologia di finanziamento occorre vantare la titolarità di una serie di requisiti. Prima di tutto si deve essere proprietari di un immobile o di un bene mobile registrato, il cui valore deve necessariamente risultare adeguato all’entità della cifra che si chiede. Affinché si determini la stima esatta del bene il finanziatore incarica un perito. Dal suo esame dipende anche la rilevazione di una serie di altri parametri, tra cui l’importo massimo esigibile e la durata del finanziamento. Il richiedente in secondo luogo deve presentare dei documenti, che attestano il suo diritto di proprietà sul bene offerto in garanzia. Nonché una serie di certificazioni, in grado di rappresentare la sua condizione lavorativa. Infine si deve esibire un documento d’identità e il codice fiscale.

Dove si richiede il prestito ipotecario?

Com’è noto la soluzione di prestito di cui si tratta non è così diffusa. Di conseguenza si considera una formula offerta soltanto da determinati finanziatori. Qualora si decidesse di orientarsi verso la richiesta di un prestito ipotecario, sarebbe innanzitutto d’obbligo compiere una ricerca accurata, eventualmente attraverso l’ausilio di appositi canali telematici. Si giungerebbe ad avere una conoscenza accurata riguardante le banche che si prestano ad erogare la tipologia di prestito in esame. E soprattutto si riuscirebbe a comprendere in quali luoghi siano situate le filiali dove potersi eventualmente recare. Sebbene siano pochi i casi, per via della complessità della procedura, si ritiene verosimile trovare anche degli istituti di credito idonei a permettere lo svolgimento della procedura direttamente all’interno di una apposita pagina del proprio sito web. Mediante una procedura telematica si risparmierebbe tempo. In quanto non ci si dovrebbe recare fisicamente presso la banca. La trasmissione della documentazione avverrebbe oltretutto via web.

  • La perizia della banca, finalizzata a stimare il valore del bene offerto in garanzia, avviene in maniera diretta.
  • Per quanto riguarda le tempistiche necessarie per vedersi accreditata la somma richiesta, sono generalmente piuttosto lunghe se si confrontano con i tempi di attesa di un prestito tradizionale.
  • La stima del bene compiuta da un perito nominato della banca e la costituzione dell’ipoteca sul bene stesso comportano già di per sé il trascorrimento di un lasso di tempo significativo.
  • Il consolidamento del diritto reale di garanzia, che si svolge in dieci giorni, non compromette la possibilità di trasferire il finanziamento prima del suo compimento.
  • Si ricorda che il prestito si attesta sempre al di sotto del valore del bene, di almeno venti punti percentuali. Dunque il finanziamento di rado si presenta corrispondente alla stima del bene.

Perché richiedere il prestito ipotecario?

La soluzione di prestito in esame si presenta come irrinunciabile nei casi in cui si necessiti di disporre di una somma significativa, senza tuttavia trovarsi nelle condizioni per poter offrire ad un finanziatore le garanzie canoniche, costituite dall’ingresso regolare di uno stipendio. Una condizione del genere è possibile riscontrarla in chi conduce un’attività da libero professionista o da lavoratore autonomo. Queste categorie professionali non ricevono delle buste paga regolari, come avviene per chi svolge un tradizionale lavoro dipendente. I guadagni avvengono con modalità e tempistiche differenti. La scelta del prestito ipotecario si rileva come inevitabile anche quando non si ha la possibilità di nominare un terzo garante. Il quale si impegnerebbe ad estinguere il debito, qualora il garantito non si dimostrasse in grado di mantenere gli impegni contrattuali. Ma anche nel caso in cui non si fossero si avesse modo di sottoscrivere delle polizze assicurative a copertura del finanziamento.

La costituzione di un’ipoteca su un proprio bene di valore rappresenta dunque l’unica opportunità. Si esibisce così una garanzia solida nei confronti di un finanziatore. Il diritto di proprietà sul bene cessa nel momento in cui il beneficiario risulti inadempiente rispetto agli impegni contrattuali. Da un evento del genere deriverebbe il diritto del finanziatore a subentrare nella titolarità del bene ipotecato e a procedere ad una sua vendita forzata. Così avrebbe modo di trovare soddisfazione dai proventi dell’alienazione.

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Federico Gasparella
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, ho iniziato un lungo percorso di praticantato giornalistico che mi ha permesso di approfondire diverse tematiche. Sono partito affrontando questioni attinenti al mondo della legalità, passando per la politica internazionale, l’attualità, la cultura e l’arte.